DAL NORD A SUD OPERAI FIAT UNITI NELLA LOTTA

Pubblicato il da CLASSE OPERAIA

Mentre i lavoratori e le lavoratrici Fiat vengono stremati/e dalla cassa integrazione e i giovani con contratto a termine sono licenziati in massa, Marchionne si gestisce la crisi per uscirne come un nuovo leader mondiale: nel 2011
saranno cinque/sei i produttori mondiali di automobili, afferma l’Amministratore Delegato esternando le sue mire di grandezza. E’ così che la Fiat approfitta del fallimento pilotato dal governo statunitense per acquisire la Chrysler ed ora riprova la stessa manovra agevolata dai contributi del governo tedesco per la Opel, mentre sugli stabilimenti Fiat in Italia scende un silenzio blindato.

Cosa succederà è già tutto pianificato nello sporco gioco delle fusioni capitaliste. Se per Crysler il governo Usa ci mette i soldi, anche i lavoratori Usa-canadesi ce li buttano (i loro fondi pensione finiscono nel pacchetto azionario) e ci mettono anche la pelle con l’autosfruttamento: infatti i sindacati hanno concordato la riduzione del costo del lavoro del 20% e la garanzia di non scioperare fino al 2015, mentre la Fiat ci mette le tecnologie, vale a dire i ben noti metodi di supersfuttamento del lavoro (Wcm-Tmc2). Anche per la GM il governo Usa ci mette i soldi e palleggia Marchionne “nell’acquisto” di GM-Opel, di Saab, Vauxhall e nel rilevamento delle attività di GM-America Latina.

E così GM, foraggiata dal governo Usa e dalla liquidità Fiat (per l’acquisto della sola Opel ci Vogliono ,35  Miliardi/euro), potrà evitare la bancarotta e “risanarsi”. Ma i sacrifici dei lavoratori Usa-Canadesi non basteranno, almeno due fabbriche Usa verranno liquidate : 10.000 lavoratori diretti e 15.000 dell’indotto in meno !
Ai lavoratori tedeschi si prospetta la stessa “soluzione” americana con l’entrata delle loro liquidazioni nel pacchetto azionario Opel, l’autosfruttamento e la pace sociale. E ciò nonostante, in Germania si prospetta la chiusura di due stabilimenti : 25.000 addetti in meno.


E I LAVORATORI E LE LAVORATRICI ITALIIIANI //E ???

Mentre la Fiat fa shopping da Detroit a Russelsheim, veniamo a sapere dai sindacati tedeschi che Marchionne vuol chiudere due stabilimenti in Italia: Pomigliano e Termini sono già condannati e si annuncia il drastico ridimensionamento di Mirafiori.

Ed è un vortice: l’Alfa non si produrrà più in Italia; la 500 si produce in Polonia; con la operazione Opel-Saab-Vauxvall, la Fiat deve vendere i “gioielli di famiglia” Iveco-New Holland e ridimensionare le produzioni di Panda-Punto-Bravo con similari modelli Opel. E arriviamo all’assurdo: a Mirafiori ci chiedono sei sabati di straordinario, mentre si co munica nuova cassa integrazione. NO, i sabati di straordinario non si faranno.

GIU’ LE MANI DAGLI STABILIMENTI FIAT ITALIANI CONTRO LA GESTIONE EUROPEA E AMERICANA CHE LA FIAT FA DELLA CRISI UNIAMO LE FORZE CON GLI OPERAI FIAT USA E TEDESCHI

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